A Riscarti l’arte e l’ecologia non sono elementi separati, ma danno vita a un ecosistema culturale dove le pratiche artistiche, i laboratori didattici ed esperienziali, rendono fruibili luoghi non convenzionali dell’arte per favorire la comunicazione, stimolarne la creatività e la collaborazione, con lo scopo finale di superare egoismi e individualismi dei singoli per raggiungere un obiettivo comune: un mondo più inclusivo rivolto al Green.
Lo scarto diventa materia prima per la creatività.

Il Festival Riscarti è un contenitore di artisti ed esperienze sul riciclo creativo, comunicate attraverso una multidisciplinarietà dei linguaggi. A Riscarti festival, l’estetica dello scarto è un modo propositivo di costruire il cambiamento, di reinventare l’idea di utile. Il progetto ha come fine ultimo quello di aumentare la consapevolezza riguardo alle cause e soprattutto alle conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici, far comprendere quale può essere il ruolo di ognuno nel ridurre i rischi ad essi associati, assumere comportamenti virtuosi per il risparmio delle risorse a rischio, in maniera collettiva. 

La XII Edizione spazia tra arte, ecologia, riuso e futuro per diventare Hope.re: hope sta per speranza di un futuro migliore e significa anche che la realizzazione di opere d’arte, che sottraggono dall’ambiente i rifiuti e raccontano come degli oggetti scartati e di uso comune possano diventare una risorsa culturale, raccontando l’esigenza di prendersi cura del pianeta, per preservarlo.

Quest’anno il progetto si arricchisce di una partnership importante del mondo della scienza, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi FNOB. Il progetto coniuga Arte e Ricerca in uno storytelling artistico per il coinvolgimento attivo nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con focus laboratoristi ed esperienziali nelle giornate 24/25/26 Settembre .

L’upcycling è un trend sostenibile che consiste nel dare nuova vita a oggetti/materiali che altrimenti verrebbero buttati via, creando non soltanto un nuovo prodotto, ma nuovo valore. Arte sociale e collettiva per costruire valori collettivi, in un rito contemporaneo della creazione artistica che unisce i popoli.
Attraverso azioni virtuose e inclusive, fisiche ed emotive, esperienze integrali di crescita collettiva e individuale, il progetto è articolato per promuovere una società non violenta, integrata, garante di una gestione sostenibile ed equa delle risorse, che tuteli l’uomo e l’ambiente. Tutto ciò è possibile attraverso l’arte, creando occasioni di aggregazione intergenerazionale e multiculturale, per costruire il cambiamento e affermare modelli nuovi di inclusione, di condivisione e di crescita. 

Riscarti opta per il “salvataggio” e la rigenerazione di un patrimonio paesaggistico e di una memoria storica culturale valorizzando l’area prescelta per la manifestazione. Per due anni di seguito, Riscarti festival si è svolto nello spazio espositivo de La Vaccheria, un casale restituito alla cittadinanza e sottratto alla speculazione, all’interno della riserva del Castellaccio, che oggi ha aperto un cammino ciclopedonale per raggiungere la Vaccheria dalla metro Eur Palasport, per aumentare la qualità della vita dei cittadini. 
Vista la risposta del pubblico dello scorso anno con 2000 presenze, nel contesto di quest’area ci è sembrato pertinente rinnovare una proposta artistica e culturale, che sia originale e attenta ai comportamenti responsabili, ispirati alla conoscenza e al rispetto della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali in relazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. 

Coltiviamo un’immaginazione ecologica dove arte e pratiche sostenibili si intrecciano per delineare stili di vita Green e futuri più inclusivi. Tracciamo sentieri verso una consapevolezza collettiva, capace di trasformare il pensiero in azione: il potere trasformativo dell’immaginazione e della speranza.